Voci dal Terzo settore
Shapla’ per il Bangladesh: un fiore di speranza che sboccia nella solidarietà
A cura di Lorenzo Roberto Quaglia
Un nome che è simbolo
“Shapla” è il fiore nazionale del Bangladesh, una ninfea che cresce nell’acqua fangosa e si apre alla luce. Un’immagine potente, scelta non a caso dall’associazione Shapla’ per il Bangladesh ODV- ETS, nata per portare speranza e opportunità laddove le condizioni di vita sono più difficili.
Una storia che parte dal Cilento e arriva lontano
L’associazione è stata fondata a Vallo della Lucania nel dicembre 2021 e da giugno 2025 è iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. È il frutto di un legame profondo con la missione cattolica di Kamudpur, nel distretto di Moulvibazar, in Bangladesh, dove opera don Francesco Rizzo, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Ibarra (Ecuador).
Shapla’ nasce dal desiderio di trasformare la vicinanza spirituale in un impegno concreto di solidarietà, coinvolgendo la comunità italiana in un progetto che unisce popoli e culture.
I progetti: salute, inclusione, dignità
Il cuore dell’attività è il Centro di Promozione della Salute per la Famiglia, realizzato grazie al contributo della Conferenza Episcopale Italiana. Sorge nel cuore delle piantagioni di tè, dove vivono comunità indigene spesso escluse dai servizi essenziali. Qui l’associazione si prende cura delle famiglie, offrendo assistenza sanitaria e sostegno sociale.
Oltre alla salute, Shapla’ guarda al futuro dei giovani e delle donne, promuovendo iniziative educative e di accoglienza, perché lo sviluppo passi attraverso la formazione e la dignità della persona.
Un ponte di solidarietà
La forza dell’associazione sta nella sua capacità di costruire ponti: tra l’Italia e il Bangladesh, tra chi ha risorse e chi ha bisogno, tra chi sogna un futuro migliore e chi può contribuire a realizzarlo. Un ponte fatto di gesti semplici, come destinare il 5×1000 o sostenere i progetti con una donazione, ma capace di cambiare davvero la vita di molte persone.
Uno sguardo al futuro
Shapla’ per il Bangladesh è una realtà giovane, ma già radicata. La sua storia dimostra che anche dalle piccole comunità locali possono nascere iniziative capaci di generare cambiamenti globali. Perché la solidarietà, come il fiore Shapla, sa fiorire anche nei terreni più difficili, se nutrita con cura e dedizione.

