Il Terzo Settore che guarda al futuro: il Premio Argis 2025 va a Virginia Pezzoni per una tesi che rilegge il rapporto tra Stato, cittadini e associazioni
Un riconoscimento alle idee che generano impatto. Una riflessione su come l’impresa sociale possa diventare cuore pulsante della nostra società
In un’epoca segnata da incertezze economiche, tensioni sociali e crisi ambientali, c’è un settore che continua a crescere silenziosamente, offrendo risposte concrete ai bisogni collettivi: il Terzo Settore. Ma che ruolo può davvero avere in una società moderna? È questa la domanda al centro della tesi di laurea di Virginia Pezzoni, vincitrice del Premio Argis 2025, assegnato lo scorso 17 settembre a Milano.
Il Premio Argis, promosso ogni anno dall’Associazione di Ricerca per la Governance dell’Impresa Sociale, si propone di valorizzare i migliori studi universitari sul mondo dell’impresa sociale, della governance e del non profit. Non un semplice riconoscimento accademico, ma un vero e proprio ponte tra la ricerca e il cambiamento sociale.
Una tesi che parla di presente e futuro
Virginia Pezzoni, laureata all’Università di Milano Bicocca, ha conquistato la giuria con il suo lavoro intitolato:
“Enti del Terzo Settore tra Economia, Diritto e Rapporti con l’impresa: il caso AISM”
Una tesi che non si limita ad analizzare un singolo ente, ma che propone una lettura innovativa e profonda del Terzo Settore, osservato attraverso tre lenti fondamentali: economica, giuridica e sociale.
Al centro dell’analisi, l’esperienza concreta dell’AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla, organizzazione che da oltre cinquant’anni opera sul territorio italiano con migliaia di volontari, offrendo non solo assistenza e supporto, ma anche innovazione nella ricerca scientifica e nelle politiche sociali.
“Con la mia tesi – ha dichiarato Pezzoni – ho voluto testimoniare un nuovo ruolo del Terzo Settore, non più servile verso lo Stato ma trainante di una parte cospicua della sua economia.”
Il Terzo Settore come “quarto arto” dello Stato
Uno dei passaggi più potenti della tesi è l’uso di una metafora sorprendente: il Terzo Settore come “quarto arto del corpo statale”. Non più solo braccio operativo delle istituzioni, ma parte integrante e vitale del sistema di welfare.
Nel testo, Pezzoni evidenzia come gli enti del Terzo Settore si siano trasformati in interlocutori attivi, capaci di colmare i vuoti lasciati dallo Stato, ma anche di proporre modelli organizzativi e culturali alternativi, più umani, partecipati e solidali.
Una delle intuizioni centrali riguarda il cambio di paradigma avvenuto negli ultimi decenni: se nel passato lo Stato era l’unico attore centrale nella gestione del benessere collettivo, oggi il baricentro si è spostato verso una “governance condivisa”, dove le associazioni, i cittadini e persino le imprese private sono chiamate a collaborare in modo sinergico.
AISM: un modello virtuoso di governance sociale
Il caso studio analizzato – l’AISM – rappresenta un perfetto esempio di questa evoluzione. Con oltre 14.000 volontari e più di 17.000 persone coinvolte nelle sue attività, l’associazione è diventata un pilastro della rete sociale italiana.
Pezzoni ha analizzato l’organizzazione sotto diversi profili: giuridico, economico (attraverso il bilancio d’esercizio e il bilancio sociale della Fondazione FISM), ma anche umano e valoriale. La sua conclusione è chiara: AISM è un laboratorio vivente di quel nuovo rapporto triadico tra Stato, cittadino e associazione, che potrebbe rappresentare il futuro del welfare in Italia.
Il Premio Argis: un’occasione per dare spazio alle idee che contano
Durante la cerimonia di premiazione, che si è svolta a Milano presso il Centro Culturale, si è tenuta una tavola rotonda dal titolo “Giovani e Terzo Settore”, moderata da Roberto Prosdocimo. Un momento di confronto e ispirazione, reso ancora più significativo dagli interventi di personalità del mondo imprenditoriale e accademico.
Tra gli ospiti, Giulio Sapelli, presidente onorario di Argis, ha lanciato un messaggio chiaro:
“In un mondo polarizzato e in conflitto, i giovani possono trovare nel Terzo Settore una terza via, in cui esprimere il proprio potenziale e dare senso al proprio lavoro.”
Un messaggio ripreso da Serena Agostini (amministratrice delegata di Virma S.p.A.), che ha sottolineato il bisogno delle nuove generazioni di sentirsi parte di qualcosa di più grande, e da Nicola Spadafora (Confapi Milano), che ha invitato gli imprenditori a farsi “maestri” capaci di trasmettere valori e visione. Giorgio Turetta ha posto l’attenzione sulla necessità di garantire ai giovani condizioni lavorative competitive con il settore for profit, per far percepire il Terzo Settore non solo come un’opportunità per fare del bene, ma anche per intraprendere una carriera professionale.
Argis: un laboratorio per l’impresa sociale
Il Premio è solo una delle tante iniziative promosse da Argis, associazione nata per trasferire i principi della buona governance dal mondo dell’impresa privata al Terzo Settore. Un ponte tra competenza e solidarietà, tra efficienza e partecipazione.
L’obiettivo di Argis è formare una classe dirigente consapevole, in grado di guidare le imprese sociali con professionalità, etica e visione strategica. E premiare giovani come Virginia Pezzoni significa proprio questo: valorizzare il pensiero critico, l’analisi interdisciplinare, il coraggio di immaginare un futuro più giusto.
Il bando per l’edizione 2026 è già disponibile sul sito dell’associazione (www.argis.it), ed è aperto a tutte le tesi magistrali che affrontino i grandi temi dell’economia sociale, della governance e dell’impresa a impatto.
Perché questo premio conta
In un mondo in cui spesso le energie dei giovani rischiano di disperdersi, premi come quello promosso da Argis offrono uno spazio di riconoscimento autentico, un incentivo a continuare a cercare soluzioni, a studiare con passione, a mettersi in gioco nei luoghi dove si costruisce il bene comune.
Il Terzo Settore non è un rifugio per idealisti, ma un motore reale di sviluppo. E riconoscere il valore del pensiero, della ricerca, della passione civile è il primo passo per costruire una società più coesa, giusta e umana.
“Finché l’uomo sarà in grado di preservare ciò che lo distingue dalla macchina – scrive Pezzoni – la solidarietà, l’aiuto del prossimo, la cooperazione vivranno. Non esiste società senza l’uomo, non esiste l’uomo senza l’altro uomo.”
La serata della premiazione
Alberto Salsi
Presidente Argis
Giorgio Turretta
Vice Presidente Argis
Giulio Sapelli
Presidente Onorario Argis
Nicola Sapadafora
Presidente CONFAPI Milano
Virginia Pezzoni
Premiazione
Serena Agostini
Amm. Delegato di VIRMA SpA
Virginia-Pezzoni
Premio Argis 2024-2025
Virginia-Pezzoni
Premio Argis 2024-2025







